PHYSIS è la parola greca che nel “pensiero arcaico” rappresenta la totalità delle cose, in stretta connessione con la loro generazione primaria e originaria. PHYSIS rappresenta il tutto, quel principio vitale senza il quale nulla esisterebbe e nulla potrebbe essere com’è.
Conoscere la PHYSIS significa perciò conoscere le cose, nel loro nascere crescere e morire in quanto connesse le une alle altre e governate da un principio unitario. A dare inizio, tra il VI e V secolo a.C, a questo affascinante percorso del pensiero sono i primi filosofi greci che con la loro minuziosa ricerca del “Principio (Archè) di Tutte le Cose” creano appunto l’idea di PHYSIS.
Nelle immagini di questa esposizione la PHYSIS è quella di “terre lontane”, alla periferia del mondo urbanizzato, vissute come “luoghi” lontani dalla nostra volontà di sottomissione della Natura, per un viaggio in cui prendere piena coscienza della nostra umana limitatezza. L’uomo contemporaneo, che nella sua superbia (la “Hybris” greca) crede di poter e dover dominare la Natura, non dovrebbe forse seriamente riconsiderare questa dimensione arcaica di PHYSIS?
Ad accompagnare le stampe realizzate per questa occasione vi è il pensiero del filosofo greco Eraclito, vissuto ad Efeso tra il VI-V secolo a.C. Nella sua indagine della “Physis” come materia vivente egli scrisse infatti un trattato “Sulla Natura” di cui ci sono pervenuti numerosi frammenti per lo più sottoforma di aforismi.